Biblioteca Digitale Autorizzata-Occorrenze del nome 'La Squilla' da 1 a 10

Il segmento testuale La Squilla è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 11Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 269

Brano: [...]borando a Radio Mosca.

Dopo la Liberazione è stato deputato aH'Assemblea Costituente e senatore di diritto nella prima legislatura repubblicana (194853).

Farinacci, Roberto

N. a Isernia (Campobasso) il 16.10. 1892, giustiziato a Vimercate (Milano) il 28.4.1945; gerarca fascista. Applicato ferroviere a Malagnino (Cremona), seguace di Leonida Bissolati e acceso interventista (v.), cominciò ad emergere nel 191415 collaborando al giornale « La Squilla » di Cremona (v.). Scoppiata la guerra, i neutralisti stupirono nel vederlo girare per la città con tanto di fascia di esonerato.

Nel novembre 1918, con Mario Franzetti, l’ex socialista Groppaii e altri, fondò il circolo massone « Giordano Bruno » che avrebbe costituito l’embrione del futuro Fascio di combattimento cremonese, fondato nell'agosto 1919.

Il fascismo cremonese

Il linguaggio del fascio era violento e grossolano, il contenuto interventista e trincerista, con un programma di « rinnovamento » nazionale e di difesa della « guerra rivoluzionaria ».

Dopo la sconfitta del blo[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 391

Brano: [...] fu uno dei dirigenti per oltre un anno. Su designazione del C.L.N. venne nominato vicepresidente della Deputazione provinciale, l’attuale Consiglio provinciale. Ricoprì anche numerosi altri incarichi, sia all’interno del P.S.I. che per mandato del C.L.N..

Secondo dopoguerra

L’11.10.1946 fondò il periodico Azione socialista di unità proletaria, il portavoce della sinistra socialista. Dopo la scissione socialdemocratica divenne direttore de La Squilla, il settimanale della Federazione del P.S.I., ricoprendo questo incarico per dieci anni.

Dopo le elezioni amministrative del 1951 fu eletto, con i voti del P.S.I. e del P.C.I., presidente deH’Amministrazione provinciale di Bologna. Rieletto nel 1956, nel 1960 e nel 1965, ricoprì tale carica fino al 1970. Nello stesso periodo fu direttore de La Regione EmiliaRomagna, il mensile deN'Unione regionale province emiliane. Nel 1956 fu anche eletto al Consiglio comunale di Bologna e nel 1960 fu nominato presidente del Consiglio federativo della Resistenza deH’EmiliaRomagna.

Nel 1970, dopo oltre[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 280

Brano: [...]giovani socialisti a Bologna, dove presentò un ordine del giorno contro la guerra. Nel 1918 assunse la segreteria della Federazione parmense delle cooperative agricole e la direzione de La Fiaccola, bollettino della Federazione. Nell’agosto dello stesso anno partecipò al Congresso nazionale del P.S.I. a Roma, firmando la mozione degli intransigentirivoluzionari. Fu poi segretario della Federazione provinciale socialista di Bologna e direttore de La Squilla.

Nel luglio 1920 divenne segretario della Federazione socialista parmense e, nel dicembre, membro della segreteria della Camera confederale del lavoro e direttore del suo periodico L’Idea. Nel gennaio

1921 partecipò al Congresso di Livorno. All'indomani della scissione comunista, fondò la rivista quindicinale La Cultura Socialista, che si proponeva di approfondire ideologicamente e culturalmente l’azione antifascista. Dopo il passaggio della grande maggioranza dei giovani socialisti neìl’organizzazione comunista, la ricostituita F.G.S.I. (Congresso di Fiesole, marzo 1921) con Fernando S[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 34

Brano: [...]43 partecipò all’organizzazione

delle formazioni S.A.P. “Matteotti città” di Bologna e, nel P.S.I., curò l'organizzazione dei giovani.

Fu redattore di vari periodici socialisti editi clandestinamente a Bologna (“Avanti!”, “Compagna”, “Rivoluzione socialista”, ecc.).

A Liberazione avvenuta fu segretario della Federazione bolognese del P.S.I., nonché membro della Commissione provinciale di epurazione dei fascisti. Dal 1945 al 1947 diresse La Squilla, settimanale socialista bolognese. Dalla primavera del 1946 fu contemporaneamente consigliere comunale di Spello e di Bologna. Il 2.6.1946 venne eletto deputato alla Costituente. Del Comune di Bologna fu assessore alla Pubblica istruzione e presidente del Patronato scolastico. A seguito della scissione del P.S.I., provocata dai socialdemocratici nel 1947, aderì al gruppo di Autonomia Socialista. Passò poi al Movimento di unificazione socialista e infine nel Partito socialista unitario. In questo torno di tempo diresse il foglio II Domani. Socialisti unitevi!, edito a Bologna dal 17.9.1949 al [...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 24

Brano: [...]azione giovanile socialista di Bologna, nella quale militava da quattro anni; per stroncare la sua attività sindacale e politica la polizia lo internò in Calabria durante gli ultimi anni della guerra mondiale.

Nel 1919 fu eletto segretario della Camera del Lavoro della montagna con sede a Vergato (Bologna). Nel

1920 divenne redattore capo del Lavoratore, quotidiano socialista edito a Trieste. Dall'1.12.1920 al 20.1.

1921 fu direttore de La Squilla, organo della Federazione socialista di Bologna. Al Congresso nazionale del P.S.I. a Livorno (1921), si schierò con la frazione comunista e fu tra i fondatori del P.C. d’L Dal febbraio al marzo 1921 lavorò nella provincia di Arezzo per la costituzione di sezioni comuniste e nell’aprile dello stesso anno fu chiamato da Antonio Gramsci a Torino quale capo cronista de “L'Ordine Nuovo”. Dal dicembre 1921 al marzo del 1923 fu direttore deH’Ufficio interregionale della stampa comunista con sede a Bologna. In questo torno di tempo fu oggetto di ben cinque aggressioni fasciste, a causa delle quali ri[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 19

Brano: [...]

G. Franzini, Gli emiliani nella Resistenza all’estero. Gli stranieri nella Resistenza in EmiliaRomagna, in Ai partigiani stranieri in

Emilia ai partigiani emiliani all’estero, Reggio Emilia, 1977; G. Franzini, I russi nella Resistenza reggiana, in Partigiani sovietici nella Resistenza italiana, Roma, P.C.I., 1966; Un Battaglione russo nella provincia di Modena, ibidem, Vladimir Pereladov, Il battaglione partigiano russo d’assalto, Bologna, La Squilla, 1975, passim; A. Tarassov, Sui monti d’Italia, Reggio Emilia, A.N.P.I., 1975.

A.Zam.

Tarcento

Comune di circa 9.000 abitanti in provincia di Udine, importante per la sua posizione geografica e strategica in varie circostanze storiche, nel periodo napoleonico ospitò corpi militari. Entrato a far parte del Regno d'Italia nel 1866, durante la Prima guerra mondiale, dopo la ritirata di Caporetto (v.), Tarcento venne occupata dalle truppe austroungariche e all’inizio del 1918 « gli abitanti dei paesi che si trovavano sulla linea del fronte (austroungarico) o nelle immediate vicinanze ven[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 695

Brano: [...]issario politico del Raggruppamento. Dal 25.1.1945 ebbe edizioni locali per le seguenti zone: Novarese, Biellese, Canavese, OssolaVerbano.

Dopo la Liberazione divenne settimanale, con il sottotitolo “Giornale dei Volontari della Libertà del SesiaOssolaBiellese”, poi “Giornale dei Volontari della Libertà”, e si stampò a Novara. Sospeso per ordine degli Alleati, per un articolo di Moscatelli dal titolo “Che fare”, dal 16.9. 1945 mutò testata in La Squilla Alpina.

Riprese la precedente denominazione il 24.2.1946 con il sottotitolo “Settimanale indipendente di informazioni politiche, economiche, culturali e sportive”. Eraldo Gastone (v.), già comandante del Raggruppamento, dal 20.1.1946 aveva assunto le funzioni di vicedirettore responsabile e dal 7 febbraio quelle di condirettore. Redattore capo fu Ete Stucchi. Dal 1.7.1946 la direzione ebbe sede a Milano.

Il giornale sospese le pubblicazioni il 4.8.1946, fondendosi con Baita (v.), settimanale fondato e diretto da Franco Moranino (v.).

P.Am.

“Stella Rossa”, Brigata

Formazione par[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 731

Brano: [...]e il Commissariato civile per la Basilicata con il suo apparato burocratico speciale, istituiti appunto dalla legge Zanardelli e puntualmente rifinanziati a ogni scadenza, non solo modellarono un particolare sistema di potere, ma rappresentarono a lungo un punto di riferimento obbligato delle lotte sociali e politiche nella regione.

I socialisti potentini raccolti» intorno a Ettore Ciccotti (v.) e al giornale del nipote RaffaeJJo Pignatarì (« La Squilla »), che nel 1902 da Potenza tentarono l’organizzazione di un movimento socialista regionale, pertanto rivolsero subito la loro attenzione all’organizzazione di circoli elettorali, leghe e cooperative che offrissero una adeguata base di massa per un mutamento di fondo nell’orientamento politico delle amministrazioni comunali della provincia, delle istituzioni elettive ed economiche, per un cambiamento di classe dirigente che guidasse e chiamasse a raccolta anche quella « borghesia più intelligente che sa scorgere le esigenze del tempo ». Evidente era l’influenza delle posizioni di Ettore Cicco[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 488

Brano: [...]alagugini si riservò di riferire al Consiglio comunale che, convocato in seduta straordinaria il 29 ottobre, di

fronte alla forza, si dimise all’unanimità.

Il ventennio fascista

Nei primi anni seguiti all 'insediamento del fascismo al potere la stampa locale non socialista e non fascista, finché potè esprimersi, rispecchiò un evidente travaglio dei ceti e dei partiti ai quali era più vicina.

Nettamente antifascista era stata soltanto La Squilla Repubblicana, cessata però fin dal novembre 1921. Il foglio più diffuso, cioè « La Provincia Pavese », allora collegato ai democraticiradicali, e II Ticino, dì ispirazione cattolica, deplorarono le violenze fasciste e non lodarono la « marcia su Roma »; accettarono nondimeno che i loro partiti entrassero nel governo Mussolini, quantunque non mancassero, localmente, crisi individuali di coscienza.

« La Provincia » giungerà addirittura a giustificare il decreto del luglio 1924 che imbavagliava la stampa perché — scrisse —« la stampa sovversiva intensifica il movimento di opposizione ».

Ne[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 762

Brano: [...]dei voti, a Molinella conseguì 2.695 suffragi, ossia il 93,6%. Nell’autunno 1920 il Comune venne riconquistato dai socialisti con larghissima maggioranza, ma nei mesi successivi, scatenatosi l’attacco squadristico, il sindaco Massarenti fu costretto all’esilio (giugno 1921) e le organizzazioni dei lavoratori di Molinella furono sottoposte a inaudite violenze: il 12.6.1921 venne pugnalato Marcello Cazzola, diffusore del foglio socialista locale « La Squilla » e che, a seguito di quelle ferite, morì il 15.8.1922.

Nel settembre 1922, per piegare la resistenza dei lavoratori, fascisti e agrari dichiararono di boicottare gli iscritti alla C.G.L. nelle assunzioni di mano d'opera. Il 12 settembre

762

Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La Squilla, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.

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